Rapporti di ricerca sulla vita sessuale delle formiche australiane e sugli ultimi avvistamenti di corridori onirici

lunedì 8 ottobre 2007

Un nuovo inizio... spero.


Dopo anni di autotradimenti ho perso ogni fiducia nelle mie promesse. Tuttavia voglio darmi un'altra possibilità e riaprire questo blog.
Perché non ho più scritto? Passino le vacanze, passi che faceva troppo caldo per chiedere ai miei neuroni di collaborare, passi la depressione per non aver ancora trovato un lavoro... no: è questo il motivo principale. Ieri ho realizzato che questo è di gran lunga il periodo peggiore della mia vita. Supera persino gli ultimi due anni di liceo (e avrei giurato che come bruttezza avrebbero tenuto il primo posto anche quando, ottuagenaria record di dolori e acciacchi, non avrei più ricordato di aver avuto diciassette anni.) Ma al liceo, nonostante gli amici ipocriti, la solitudine stizzita e romantica di chi ha la sfiga di avere interessi un pò particolari, la pesante aria di provincia e i litigi coi genitori (quelli non mancano mai in queste liste), era un pò come scontare gli ultimi due anni di prigione: lo sai che prima o poi esci, che per quanto sia brutta finirà e dopo hai tutto il mondo davanti a te, un universo di possibilità più folli e numerose di un esperimento quantistico, una mappa pre-colombiana.
Ora è come...
Scoprire che, uscito di prigione, non hai nessun posto nella società? Vedere come tutti gli spazi sulla mappa erano stai già scritti da tempo e come, non solo l'America era già stata scoperta, ma non c'è più posto per te? Essere un sasso in caduta libera nell'universo newtoniano, anziché una imprevedibile e libera particella in un esperimento heisenberghiano?
Un pò tutte queste cose. In più la gabbia ora me la sto costruendo da sola.
Un altro motivo per cui non ho più scritto il blog era l'indecisione sulla sua natura. Un cine blog? Un bio blog? Un diario di letture?
Così ho deciso non solo di riaprire questo blog, ma di aggiornarlo quotidianamente, dedicandomi ogni giorno della settimana ad una diversa rubrica.
Salvo modifiche la scaletta è questa:

LUNEDI': Pensieri, elucubrazioni, varie
MARTEDI': Libri
MERCOLEDI': La rubrica a sorpresa.
GIOVEDI': Musica
VENERDI': Cinema e TV
SABATO: Il racconto
DOMENICA: Il santo e l'oroscopo.
Ah ah, no scherzo, la domenica linkerò un blog o un sito.

E' un sacco di roba e probabilmente troppe cose verrano fuori male (ed io purtroppo non sono clinicamente iperattiva). Però non ho niente da fare, a parte spedire i miei dieci curriculum quotidiani, deprimermi, guardare film e telefilm, cazzeggiare su internet, leggere e fissare il soffitto elaborando raffinati piani per conquistare l'universo per almeno un'ora quando mi sveglio.

Ultimo dubbio: come titolo la categoria del lunedì? Pensieri mi sa tanto di diario di una tredicenne. E poi è un termine scorretto perché è troppo generico: tutto quello che si scrive o si dice (in genere) viene prima pensato. E nel momento in cui il pensiero viene scritto o pronunciato non è più tale.
Divagazioni? Appendici? Riflessioni? Diario? Oppure un tag che non c'entra niente? Ho la paralisi con i titoli e le sintesi. Credo dipenda dalla mia weltshaung. Oppure dal fatto che sono le tre e devo ancora pranzare.
Il problema è che con splinder i tag di un file non li puoi più cambiare.
Dato che l'apertura di questo blog è stata ispirata da un sogno, da uno scarafaggio e da una canzone dei Radiohead, e che dopodomani uscirà il sospirato LP7, titolerò la rubrica del Lunedì "colori", in onore all'ultimo dei Radiohead "In Rainbows". E perché i pensieri possono essere blue, rossi o verdi ecc. ecc.
A presto.
E stavolta dico sul serio.
Spero.
 

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