Rapporti di ricerca sulla vita sessuale delle formiche australiane e sugli ultimi avvistamenti di corridori onirici

lunedì 18 aprile 2011

Le strade di sabbia - Paco Roca

Un uomo vive aspettando la morte. Come tutti, ma lui prende la cosa molto sul serio e, vestito col suo abito migliore, risiede in una bara, appoggiata al muro della cucina in cui la sua famiglia fa colazione, nell'appartamento di un albergo che somiglia alla torre di Babele, in una città labirinto dove tutti si perdono nelle proprie ossessioni e aspettano, chi l'avventura, chi l'amore, chi di fuggire e chi di tornare a casa. L'uomo è nella bara, circondato di rose e crisantemi, chissà, forse la moglie ogni tanto si ricorda di cambiar l'acqua. Accanto alla finestra aperta, un bozzolo. Anche il bozzolo aspetta. Di schiudersi. Come tutti i bozzoli di questo mondo. E noi aspettiamo che si schiuda.



























 


Un piccione si posa sul davanzale. L'uomo nella bara apre gli occhi. Il piccione china il collo e mangia il bozzolo. In un solo boccone. L'uomo esce dalla bara e per la prima volta sorride. Io pure sorrido e piango. Non l'ho ancora capita bene quella vignetta, e resterà sempre un poco di mistero, come in tutte le cose che non puoi smettere di amare. Il piccione d'inchiostro ha appena inghiottito un bozzolo che aspettava di schiudersi dentro di me. E all'improvviso, anche se, lo ammetto, resto ferma sul letto a guardare la pagina, anch'io esco.

L'uomo nella bara non è il protagonista e la scena raccontata è solo un piccola parte della trama del libro di Paco Roca "Le Strade di Sabbia", edito da Tunuè. Spero di aver invogliato qualche altro lettore a percorrere queste pagine, ricche di meraviglie e d'insidie. Buon viaggio.


martedì 12 aprile 2011

Il segreto del Morbillaio di Danilo Giovanelli

Le commedie raramente vincono gli oscar. L'umorismo, in tutte le sue forme, è sottovalutato. Mi capita la sera di cercare disperata fra i dvd una bella commedia per dare un po' di vita alla giornata e trovo solo drammoni, zompa e spara, splatterini di varia natura... E con i libri è ancora peggio. Non che non ce ne siano. Anzi. Ma il 90% dei film, dei libri e delle serie tv che dovrebbero strappare qualche risata, mi fanno solo innervosire. Troppo volgari. Troppo razzismo nascosto. Troppo stupidi.
Sarà capitato a tutti di restare ingrugniti a fissare uno schermo che provoca negli altri spettatori torrenti di risate, tempeste di pop corn sputacchiati e preoccupanti tremolii di sedili. E non perché non riusciate a capire le battute, anzi, vi sembra di capirle anche troppo bene. Allora siete alieni, vi manca il senso dell'umorismo? Be', forse... oppure semplicemente quel film non è nelle vostre corde. Ora, mi scuso se semplifico e dico qualche bestialità, ma credo che il dramma e la tragedia siano più viscerali, tocchino sentimenti più "universalmente" condivisi. In un certo senso, sono più "basse". La commedia, invece, è più "alta", per toccare davvero deve attraversare molteplici strati di complessità, è molto meno viscerale-naturale e più "culturale". Vabbe', il concetto andrebbe sistemato, l'ho buttato lì così... ma parliamo del Segreto del Morbillaio, che diamine!
Ho conosciuto Danilo Giovanelli con i tre  brevissimi racconti inseriti nell'antologia delle Edizioni XII "Corti, seconda stagione. L'invasione degli ultracorti"
Mi erano piaciuti tanto... tanto che per una settimana ho sfrancicato le scatole a tutti declamando in fila i tre raccontini di Danilo (che formavano una storia unica). L'ho letto a mio marito appena tornato da lavoro, a una mia amica al telefono, a mia madre in diretta su skype... Alla fine ero davvero brava a interpretarli e li conoscevo a memoria. Non che fossero qualcosa di mostruosamente originale... mi facevano ridere e mi facevano sentire bene. E non è tanto? A quel punto avevo bisogno di nuova pappa. Avrà pure scritto qualcos'altro questo Giovanelli, mi dico... e così scopro il suo Segreto del Morbillaio, vincitore del premio iNarratori per il miglior romanzo fantastico.
Il Morbillaio del titolo è il soprannome di Saturnetto Venceslao, un poeta di leopardiana memoria, malaticcio, butterato e color polenta, che aveva elevato culturalmente il piccolo provincialissimo paesello in cui era nato a vissuto.  In suo onore viene costruita una scuola dalle architetture surreali. A tener viva la memoria del sommo poeta c'è il gruppo dei fedelissimi Amici del Morbillaio, che accompagnano la declamazione dei versi con fantasiosi piatti di polenta (fra cui anche l'Aspic di Polenta e Polenta e Sushi... mmm!). Dei ragazzini trovano una poesia inedita di Saturnetto e sollevano il giocoso polverone di misteri e scoperte che vi terrà col fiato sospeso, tranne che per sghignazzare, fino alla fine del romanzo.
Ora, se vi piace un umorismo surreale e raffinato questo è il libro che fa per voi. Io l'ho trovato perfettamente nelle mie corde e ho passato un paio d'ore davvero piacevoli leggendolo. Alcuni capitoli mi hanno fatto venire quella che mia nonna chiama la strignarella (risate continue e incontrollabili, che provocano  scoppi di risa peggiori proprio quando cerchi di soffocarle). L'interrogazione-quiz con le mani dei fratelli Acaso da infilzare con le matite, a mo' di campanello, ad esempio. O la riunione degli Amici del Morbillaio.
È una scrittura piana, gradevole, con toni ironici e surreali, ma priva di certi eccessi alla Benni. Un umorismo amabile, con sarcasmo delicato, in fondo bonario, tipo quello di Terry Pratchett.  Faccio questi nomi per dare delle coordinate, perché credo che Danilo Giovanelli abbia una sua voce. Aspettando il suo prossimo romanzo (pleeeese) sono andata a fare un giro sul suo blog di vignette.
Se avessi un giornale gli affiderei subito uno spazio per le strisce. In un'altra vita, forse.



martedì 5 aprile 2011

News di Aprile

Ho tre brevi annunci da fare.
Questa settimana sono stata ospitata nel salotto virtuale, o meglio, nella misteriosa soffitta virtuale de La Tela Nera, un portale dedicato ai film, ai libri e ai racconti horror, thriller e fantastici. Il bravissimo Matteo Carriero mi ha intervistata e un insidiosissimo ragno mutante ha impiantato le sue uova nel mio sistema limbico. Per leggere l'intervista cliccate qui e per sapere cosa accadrà quando si schiuderanno le uova, continuate a seguire questo blog.
Per restare in tema, quest'anno mi trovate anche nelle uova di Pasqua! Ehm, mi è venuta in mente un'immagine piuttosto macabra. Correggo: trovate un mio racconto nelle uova di cioccolato. Per conoscere tutti i dettagli dell'iniziativa "Sorprese Letterarie", nata dalla collaborazione delle Tre Marie e della Scuola Holden, leggete qui.
Se invece volete fare una chiacchierata e siete a Caserta il 14 aprile, venite a trovarmi alla presentazione di "Al buio non parliamo delle stagioni". L'appuntamento è alle ore 20 presso la sede di Giosef Caserta, in Via Battisti 69.
Grazie a tutti e buona navigazione.

domenica 3 aprile 2011

Funcooler per passione

C'è chi a fun cool ci va per noia, chi ci ritorna per professione,
Gelostellato né l'uno né l'altro, lui vi ci manda per passione.

Ecco, bel modo di aprire un post dopo due settimane di assenza. Un minuto di silenzio per fissare la tastiera con aria contrita (...) Fatto. E, comunque, in tempi di fun cool tutto è lecito. Anche deturpare una bellissima canzone per fingere di aggiornare il blog, o fingere di aggiornare il blog per invitarti a partecipare al concorso più divertente della rete, o invitarti a partecipare al concorso più squilibrato di gelostellato per diventare uno scrittore sayan nella prossima vita.


Ora, se non mi hai ancora mandata a fun cool, potresti voler fare delle domande.
Perché dovrei partecipare? Leggi qui
Fico! E cosa devo fare per andare a fun cool? Leggi ancora qui
Non ho capito. Potresti farmi degli esempi? Vaaabe'... Leggi qui e qui.

Potresti essere un alieno che non ha ancora preso del tutto la zampa viscida e squamosa con i sistemi informatici terresti ed è probabile, pertanto, che tu non abbia capito di dover cliccare sui "qui". In tal caso farò un riassunto.

In palio ci sono libri e punti Karma (per diventare scrittore sayan nella prossima vita se arrivi al tredicesimo posto e scrittore dell'anno per le Edizioni XII se ti piazzi al primo).
Si partecipa con un solo racconto in una frase. Lunga o corta, basta che racconti una storia e abbia il punto solo alla fine. C'è tempo fino alla mezzanotte del 10 aprile.

Buon fun cool!

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