Ho
aperto questo blog perché avevo sognato uno scarafaggio in bicicletta.
Perché mi ero svegliata con una canzone dei Radiohead che mi chiedeva se
ero ancora una sognatrice. Perché non scrivevo da tanto tempo e, anche
se avevo parecchie idee e storie da raccontare, non avevo più un
briciolo di entusiasmo e con uno sterile piacere autolesionista
aspettavo solo il momento in cui le avrei dimenticate.
Non sapevo cosa sarebbe diventato, non sapevo cosa avrei scritto. All'inizio ho cercato di dare una parvenza di ordine. Ho progettato e annunciato rubriche che contano solo un paio di articoli. Le recensioni di libri, film e musica, il racconto a puntate (interrotto proprio quando stava cominciando a seguirlo qualcuno). La rubrica sul post mortem.
Per un anno l'ho abbandonato. Quando ho ripreso ad aggiornarlo ho rinunciato a ogni pretesa di ordine: questo è un blog-miscellanea, un minestrone di tutto quel che mi interessa e mi piace condividere, un mostriciattolo ibrido e disordinato che mi sono rassegnata ad accettare.
Sono un cronopio che nutre una ammirazione segreta e ossessiva per i fama, anche se i miei tentativi di imitazione vengono prontamente smascherati.
Dal tono di questa premessa può sembrare che stia per annunciare la chiusura del blog. No, non ci penso nemmeno (bugia: ci penso almeno una volta a settimana), sono affezionata al mio cronopio. Voglio solo cambiare piattaforma. Sto facendo alcune prove per passare a blogger. Con le "pagine" permette di raggruppare i post per aree tematiche e ci sono tante altre funzioni interessanti. Forse alcune cose potrei farle anche con splinder, ma non ho tempo e voglia di smanettare con i template. Blogger è intuitivo, pratico: finalmente mi permetterà di creare una sezione con la presentazione dei miei libri editi, una che raccoglierà i vari raccontini e, in definitiva, il blog, grazie alla suddivisione tematica in pagine, avrà un aspetto quasi ordinato e rispettabile.
Ora, prima del trasloco, devo solo capire come esportare il blog e scrivere un post di saluto per i venditori porta a porta (non si sa mai, dovesse andare storto qualcosa). Mi sembra doveroso salutare i principali lettori e commentatori del blog prima di tentare questa avventurosa trasmigrazione (dicono che sia alquanto arduo, se non impossibile, esportare da splinder a blogspot).
Sarà perché è un mostriciattolo indisciplinato e mutaforma che il cronopio è finito nella prima pagina dei risultati su google quando cerchi "venditore porta a porta"? Si merita solo assurdità del genere, lo so.
Fino a stamattina non capivo il successo di questo post. Che diamine: sembrava che il blog fosse visitato solo da venditori porta a porta ansiosi d'insultarmi. Il tema del post, fra l'altro, è il desiderio. La natura mimentica del desiderio, per l'esattezza. E mi sembrava anche uno dei migliori post che avessi scritto. Probabilmente non lo è visto che viene continuamente frainteso. Per farmi perdonare ho deciso di scrivere un post per i venditori, un elenco di veri consigli sulle vendite o qualcosa del genere. Ma non so nulla sull'argomento (in realtà, fra le insensate e caotiche cose che ho fatto nella mia vita posso contare anche un mini-corso di marketing). La verità è che mi vengono in mente solo racconti. La prossima volta ne butterò giù qualcuno.
Ah, se qualche generoso passante, venditore o no, ha qualche consiglio da darmi sul trasloco del blog, avrà la mia sincera gratitudine.
Non sapevo cosa sarebbe diventato, non sapevo cosa avrei scritto. All'inizio ho cercato di dare una parvenza di ordine. Ho progettato e annunciato rubriche che contano solo un paio di articoli. Le recensioni di libri, film e musica, il racconto a puntate (interrotto proprio quando stava cominciando a seguirlo qualcuno). La rubrica sul post mortem.
Per un anno l'ho abbandonato. Quando ho ripreso ad aggiornarlo ho rinunciato a ogni pretesa di ordine: questo è un blog-miscellanea, un minestrone di tutto quel che mi interessa e mi piace condividere, un mostriciattolo ibrido e disordinato che mi sono rassegnata ad accettare.
Sono un cronopio che nutre una ammirazione segreta e ossessiva per i fama, anche se i miei tentativi di imitazione vengono prontamente smascherati.
Dal tono di questa premessa può sembrare che stia per annunciare la chiusura del blog. No, non ci penso nemmeno (bugia: ci penso almeno una volta a settimana), sono affezionata al mio cronopio. Voglio solo cambiare piattaforma. Sto facendo alcune prove per passare a blogger. Con le "pagine" permette di raggruppare i post per aree tematiche e ci sono tante altre funzioni interessanti. Forse alcune cose potrei farle anche con splinder, ma non ho tempo e voglia di smanettare con i template. Blogger è intuitivo, pratico: finalmente mi permetterà di creare una sezione con la presentazione dei miei libri editi, una che raccoglierà i vari raccontini e, in definitiva, il blog, grazie alla suddivisione tematica in pagine, avrà un aspetto quasi ordinato e rispettabile.
Ora, prima del trasloco, devo solo capire come esportare il blog e scrivere un post di saluto per i venditori porta a porta (non si sa mai, dovesse andare storto qualcosa). Mi sembra doveroso salutare i principali lettori e commentatori del blog prima di tentare questa avventurosa trasmigrazione (dicono che sia alquanto arduo, se non impossibile, esportare da splinder a blogspot).
Sarà perché è un mostriciattolo indisciplinato e mutaforma che il cronopio è finito nella prima pagina dei risultati su google quando cerchi "venditore porta a porta"? Si merita solo assurdità del genere, lo so.
Fino a stamattina non capivo il successo di questo post. Che diamine: sembrava che il blog fosse visitato solo da venditori porta a porta ansiosi d'insultarmi. Il tema del post, fra l'altro, è il desiderio. La natura mimentica del desiderio, per l'esattezza. E mi sembrava anche uno dei migliori post che avessi scritto. Probabilmente non lo è visto che viene continuamente frainteso. Per farmi perdonare ho deciso di scrivere un post per i venditori, un elenco di veri consigli sulle vendite o qualcosa del genere. Ma non so nulla sull'argomento (in realtà, fra le insensate e caotiche cose che ho fatto nella mia vita posso contare anche un mini-corso di marketing). La verità è che mi vengono in mente solo racconti. La prossima volta ne butterò giù qualcuno.
Ah, se qualche generoso passante, venditore o no, ha qualche consiglio da darmi sul trasloco del blog, avrà la mia sincera gratitudine.
ma quindi SI POSSONO importare i post da splinder a blogger??
RispondiEliminawow. a saperlo prima.
anche se forse nel mio caso è meglio così.