Rapporti di ricerca sulla vita sessuale delle formiche australiane e sugli ultimi avvistamenti di corridori onirici

venerdì 4 maggio 2007

IL LIBRO DEL FIUME di Ian Watson

Questo urania è in casa forse da quando sono nata. Ma per vari motivi non l'ho mai letto. Quando ero piccola perché l'immagine di copertina della ragazza che entra nella bocca del mostro mi terrorizzava. In seguito, da adolescente, ero troppo impegnata a leggere i libri "seri" per degnare anche solo di uno sguardo qualunque cosa fosse di genere. Probabilmente c'è una fase dell'adolescenza in cui ci si illude di crescere e di imparare a pensare con la propria testa, quando in realtà si sta disimparando cosa significa avere una propria testa. Salto temporale di qualche anno: mi appassiono alla fantascienza e comincio a divorare i libri di Dick, Le Guin, Sturgeon, gli urania, i cosmo e compagnia. Il libriccino in questione, tuttavia, rimane ad ammuffire nel ripostiglio. Qualche giorno fa vado a trovare i miei per il ponte. Il libro che avevo portato lo finisco in treno e appena arrivata mi accorgo che le due librerie della città sono chiuse. In edicola non c'è niente di interessante. L'astinenza? Mai! Comincio a frugare febbrilmente nella libreria di casa e ritrovo il vecchio urania che mi terrorizzava da piccola, più puzzolente che mai. Stoicamente affronto il rischio di malattie sconosciute che batteri autogeneratisi nelle colonie di acari e muffa che popolano le pagine del libro possono portarmi, e inizio la lettura.
Sorpresa. La lettura è più interessante del previsto, lo stile fresco, scorrevole, piacevolmente ricco e ironico.
La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, Yaleen. E non c'è mai una sbavatura da parte dell'autore nel rendere quelli che possono essere i pensieri e il linguaggio di una ragazza curiosa e vivace (seppure di un pianeta alieno). Ho trovato interessante che nella narrazione di una avventurosa traversata nella giungla l'autori si soffermi sul sentimento di solitudine di Yaleen, sulle sue fantasie e sul fatto che si masturba, più che raccontare di come affronta le insidie della vegetazione e le belve feroci. Niente di strano, comunque. Il libro è degli anni '80 e la fantascienza si è già smaliziata e affinata parecchio. Inoltre i grandi della sf sociologica hanno già dato alla luce i loro capolavori. Glisso sui particolari della trama (se vi interessa, leggetelo) per accennare all'interesse sociologico del libro.
Siamo in una pianeta in cui una corrente nera vivente al centro di un fiume non permette di passare dalla riva orientale a quella occidentale. Inoltre solo le donne possono navigare. Se gli uomini entrano nel fiume più di una volta nella vita muoiono o impazziscono. Così si sono sviluppate due opposte società: sulla riva est una società ricca e complessa, dove non c'è un vero potere centrale e ad avere potere economico e politico sono le donne, poiché possono navigare e commerciare liberamente lungo la riva. Gli uomini restano a terra a occuparsi dei bambini, dei campi, dell'artigianato. Le donne hanno liberamente amanti in ogni porto, ma, al contrario di quanto avviene in una società maschilistica, non opprimono il sesso rivale. C'è libertà di pensiero, di espressione, il commercio e gli scambi fioriscono, non ci sono armi da fuoco.
E sulla riva occidentale? Ovviamente l'opposto. Per farla breve sembra un pò la Spagna dell'Inquisizione. E ci sono le armi da fuoco, i roghi (le donne attratte dal fiume sono bruciate). Sono tecnologicamente avanzati solo in armi, strumenti di oppressione ed elucubrazioni astratte. Per tutto il resto (artigianato, letteratura, arte, insomma tutto quel che rende la vita piacevole e interessante) sono arretrati.
Per finire, e qui dò un'accenno di trama, se la società maschile della riva occidentale a un certo punto avvelena il fiume perché i loro Crociati invadano l'altra riva, considerata la terra del Demonio da converitre e purificare, le donne della riva orientale, pur dolendosi delle condizioni femminili sulla riva opposta, non pensano mai ad una invasione violenta, neanche quando le condizioni volgono a loro vantaggio.

Il libro non si trova più nelle librerie. Urania non l'ha neanche ristampato, anche se io lo ritengo superiore ad almeno la metà della collezione classici della fantascienza che è uscita negli ultimi anni. Però se vi imbattete per caso in una di quelle bancarelle di libri usati, vale la pena di sporcarsi le dita di polvere e muffa (e di beccarsi i batteri alieni di cui scrivevo sopra) per cercare questo libro.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...