Rapporti di ricerca sulla vita sessuale delle formiche australiane e sugli ultimi avvistamenti di corridori onirici

lunedì 18 aprile 2011

Le strade di sabbia - Paco Roca

Un uomo vive aspettando la morte. Come tutti, ma lui prende la cosa molto sul serio e, vestito col suo abito migliore, risiede in una bara, appoggiata al muro della cucina in cui la sua famiglia fa colazione, nell'appartamento di un albergo che somiglia alla torre di Babele, in una città labirinto dove tutti si perdono nelle proprie ossessioni e aspettano, chi l'avventura, chi l'amore, chi di fuggire e chi di tornare a casa. L'uomo è nella bara, circondato di rose e crisantemi, chissà, forse la moglie ogni tanto si ricorda di cambiar l'acqua. Accanto alla finestra aperta, un bozzolo. Anche il bozzolo aspetta. Di schiudersi. Come tutti i bozzoli di questo mondo. E noi aspettiamo che si schiuda.



























 


Un piccione si posa sul davanzale. L'uomo nella bara apre gli occhi. Il piccione china il collo e mangia il bozzolo. In un solo boccone. L'uomo esce dalla bara e per la prima volta sorride. Io pure sorrido e piango. Non l'ho ancora capita bene quella vignetta, e resterà sempre un poco di mistero, come in tutte le cose che non puoi smettere di amare. Il piccione d'inchiostro ha appena inghiottito un bozzolo che aspettava di schiudersi dentro di me. E all'improvviso, anche se, lo ammetto, resto ferma sul letto a guardare la pagina, anch'io esco.

L'uomo nella bara non è il protagonista e la scena raccontata è solo un piccola parte della trama del libro di Paco Roca "Le Strade di Sabbia", edito da Tunuè. Spero di aver invogliato qualche altro lettore a percorrere queste pagine, ricche di meraviglie e d'insidie. Buon viaggio.


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