Scheda tecnica:
Titolo: Al buio non parliamo delle stagioni
Autore: Marialuisa Amodio
Prezzo: € 9,50
Pagine: 120
Isbn: 978-88-96099-25-4
Anno: 2010
Genere: Racconti
Collana: Narrando
Editore: Albus Edizioni
La foto di copertina è della bravissima Julia Franken (sito)
Dalla prefazione di Tullio Dobner (scrittore e traduttore ufficiale di Stephen King):
"Marialuisa tesse questa sua tela tra l’ammiccante e il commovente con un filo pulito di inchiostro noir che non conosce le sbavature ed è questo un aspetto che particolarmente mi rincuora. Una volta tanto nel leggere ho sentito emergere una personalità originale e, mi permetto, anche di grande interesse. Il fatto che, a differenza di tanti “nuovi” scrittori non abbia sentito la necessità di imitare chi l’ha preceduta è una qualità che merita una lode specifica.
Scrivere “con” il lettore e non “per” il lettore è indice di talento vero."
E, in esclusiva per i lettori del blog, alcuni stralci del libro:
da "Primavera - Crescere è normale"
Al ragazzo cominciarono a crescere le braccia e non si fermarono più.
Editore: Albus Edizioni
La foto di copertina è della bravissima Julia Franken (sito)
Dalla prefazione di Tullio Dobner (scrittore e traduttore ufficiale di Stephen King):
"Marialuisa tesse questa sua tela tra l’ammiccante e il commovente con un filo pulito di inchiostro noir che non conosce le sbavature ed è questo un aspetto che particolarmente mi rincuora. Una volta tanto nel leggere ho sentito emergere una personalità originale e, mi permetto, anche di grande interesse. Il fatto che, a differenza di tanti “nuovi” scrittori non abbia sentito la necessità di imitare chi l’ha preceduta è una qualità che merita una lode specifica.
Scrivere “con” il lettore e non “per” il lettore è indice di talento vero."
E, in esclusiva per i lettori del blog, alcuni stralci del libro:
da "Primavera - Crescere è normale"
Al ragazzo cominciarono a crescere le braccia e non si fermarono più.
Iniziò con una violenta febbre che rasentava il quarantadue.
A tutti i suoi compagni capitava di stare a casa una settimana e tornare a scuola più alti di dieci centimetri.
Una normale febbre della crescita.
Sandro restò a letto solo una notte e un giorno.
Quando si alzò, poteva toccarsi le ginocchia con le mani.
da "Estate - La vacanza"
E le braccia continuano a mescolare, mentre il resto del corpo, ormai senza testa, si liquefa in una cremina di grasso, sangue e sudore, scivolando denso lungo i bordi della pignatta. Anche le ossa rimaste scoperte, friabili come zucchero, entrano nell’impasto. Il ventre ondeggia e si ripiega sulle gambe, inglobandole e facendole implodere in una massa gelatinosa che precipita verso i piccoli piedi sformati dalle scarpe strette, finché tutto il tremolante, informe ammasso della fu parte inferiore del corpo della Rubini è risucchiato nella pentola...
da "Autunno - Polvere"
Viveva in quella casa una donna cieca che per conoscere le cose leccava la polvere. Una lunga malattia l’aveva resa paralitica e le aveva atrofizzato i sensi.
da "Estate - La vacanza"
E le braccia continuano a mescolare, mentre il resto del corpo, ormai senza testa, si liquefa in una cremina di grasso, sangue e sudore, scivolando denso lungo i bordi della pignatta. Anche le ossa rimaste scoperte, friabili come zucchero, entrano nell’impasto. Il ventre ondeggia e si ripiega sulle gambe, inglobandole e facendole implodere in una massa gelatinosa che precipita verso i piccoli piedi sformati dalle scarpe strette, finché tutto il tremolante, informe ammasso della fu parte inferiore del corpo della Rubini è risucchiato nella pentola...
da "Autunno - Polvere"
Viveva in quella casa una donna cieca che per conoscere le cose leccava la polvere. Una lunga malattia l’aveva resa paralitica e le aveva atrofizzato i sensi.
La
sua lingua soltanto era viva. S’insinuava in una fessura fra i mobili,
dove la polvere s’era nascosta da anni, e di ogni granello riconosceva
la provenienza...
da "Inverno - Il campo"Nella penombra ambrata dal sole, fra questi manichini sorridenti coi capelli rigidi per lo sporco, questi enormi orsi di pezza le cui repliche vive verranno a cercarmi fra qualche ora e l'odore di plastica bruciata, mi sento al sicuro.
Che
tu nasca bambino o adulto non dimenticherai mai i primi tempi nel Nido e
i grandi giocattoli buoni che ti hanno coccolato nel buio, quando fuori
soffiava il vento e non sapevi ancora i nomi e le dimensioni delle
cose.
È possibile leggere "Polvere" in versione ridotta sul sito di oblique e cliccando qui potete scaricare i racconti della serata 8x8 (fra cui il mio "polvere") in pdf.
.... tutta questa "gioia" deve avermi dato alla testa: quando mai ho pubblicato nel blog dei testi colorati?... mah!
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