Autore: Baby Dee
Genere: songwriter
Etichetta: Drag City
Uscita: Gennaio 2008
Tracklist:
Safe Inside The Day
The Earlie King
A Compass Of the Light
The Only Bones That Show
Fresh out of Candles
Big Titty Bee Girl (from Dino Town)
A Christmas Jig For A Three-Legged Cat
Flowers On the Tracks
The Dance Of Diminishing Possibilities
Bad Kidneys
You'll Find Your Footing
Chi è Baby Dee? Fatevi un giro sulla rete: non c’è recensione che non parli del personaggio e della sua diversità come introduzione o ciliegina al rum sulla crema delle canzoni. Ci interessa sapere che è una performer transgender, che ha esordito come artista da strada suonando l’arpa vestita da orso, che è amica di Antony e di David Tibet, ci serve tutto ciò per ascoltare la sua musica? (Eh sì… ci interessa. Chi se lo fila un disco così fuori tempo e strambo se non fai leva sulla curiosità del personaggio?)
Ora parliamo della musica però.
Il disco inizia con la piano ballad sentimentale “Safe Inside the Day”: voce intensa che scivola fra crescendo emotivi e diminuendo malinconici in pieno stile Antony (ma Baby Dee, seppur intonata ed espressivamente dotata, non ha il pathos naturale dell’amico Antony, che farebbe sciogliere il cuore di ogni supercattivo).
Segue “The Earlie King”, divertita e atipica canzone da cabaret. E di nuovo una lacrimevole ballata “A Compass of the Light”. E il jazz barocco da avanspettacolo di “The Only Bones Thet Show”. E poi? Ora dovreste aver capito: altro pezzo lento e sentimentale.
L’alternanza triste/sentimentale e allegro/sfrontato è di una rigorosità disarmante. L’inventiva e le sorprese non stanno certo nella struttura del disco (e neanche in quella delle canzoni: sono “semplici” pezzi jazz, swing, cabaret songs, piano ballads sentimentali, o addirittura piccole composizioni di musica classica, come “A Christmas Jig For A Three-Legged Cat”).
Ad impreziosire queste divagazioni fra generi fuori moda sono lo stile vocale teatrale e sopra le righe e l’indubbio talento melodico di Baby Dee, che non spezzerà i cuori come l’amico Antony, ma li farà sicuramente divertire e commuovere, come un buon musical off off Broadway.
Valgono da sole l’acquisto dell’album almeno tre canzoni: “Flowers on the Tracks” (fragile e bellissima composizione da camera per pianoforte e archi), “Bad Kidneys” (incipit jazz noir con sax da locale notturno che sfocia in sguaiato canto zingaresco per voci ubriache e fisarmonica) e “You'll Find Your Footing” (deliziosa malinconica canzone in punta di piano, arpa e violini).
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