Concludo questa breva rassegna di sommozzatori dell'immaginario, con un artista russo.
Alex Andreyev vive a Pietroburgo, lavora sia su tela che con programmi di grafica ed ha illustrato, fra gli altri, i libri di Stanislaw Lem.
Siamo sempre nel surreale, ma più sci-fi e con una spiccata fascinazione entomologica e post-apocalittica. L'ho scoperto grazie al blog weirdletter ed è stato amore a prima vista. È un piacere e un onore diffondere il contagio.
Dal sito web di Mr Andreyev è possibile acquistare alcune delle sue opere in alta risoluzione. Penso che per il prossimo compleanno mi farò regalare i bacarozzi giganti della metro di Mosca o "Friend", una donna con un topino che le abita nel seno.
Le seguenti immagini fanno parte del progetto "Metronomicon". Trovo la realtà di Andreyev molto meno "separata" di quanto dichiarato nel suo sito web. È possibile, già accade, da qualche parte. L'elemento straniante, anzi, è proprio quello più verosimile. La donna delle pulizie che spazza con terrigna rassegnazione il pavimento della metro, circondata dalle carcasse di blatte gigantesche. Lo sguardo fermo e professionale dei chirurghi. L'aspetto ordinario dei sedili su cui pende il bozzolo di qualche inattesa forma di vita.
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