In questo post parlavo di poteri vegani e offrivo un libro a chiunque avesse indovinato la citazione.
Era difficile sì, e poi non tutti sanno che i vegani hanno dei
superpoteri che immancabilmente perdono quando si concedono un gelato.
Almeno non lo sa chi non ha letto il mitico "Scott Pilgrim" del canadese Brian Lee O'Malley.
In particolare il volume n.3, "Scott Pilgrim e l'infinito sconforto",
dove Scott deve sconfiggere il terzo ex-fidanzato malvagio della sua
amata Ramona, il diabolico Todd, che attualmente sta con Envy Adams, la
ragazza che ha spezzato il cuore del nostro eroe, e suona nel gruppo
rivale. Todd ha dei superpoteri, perché è vegano. Ma questo l'avevo già
detto... Cominciamo dall'inizio.
Scott ha ventitré anni e ha una vita niente male, come assicura il
titolo del primo volume. Suona il basso nei "Sex Bob-omb", vive a sbafo a
casa di un amico, indossa sempre magliette fighissime e, dopo una
disastrosa storia d'amore, esce con una diciassettenne. Tutto bene,
finché si innamora di Ramona, una misteriosa ragazza con i rollerblade
che Scott non riesce a togliersi dalla testa. Semplice: lei, per le
consegne, usa spesso l'autostrada iperspaziale che passa nel suo
cervello. Per conquistare Ramona, Scott dovrà sconfiggere i suoi sette
ex fidanzati malvagi. Ecco, detto così, sembra terribilmente demenziale.
E lo è, ma dobbiamo cambiare avverbio.
E sì, avete capito: questo è un fumetto da non lasciarsi scappare. Le
magliette potete ritirarle in qualsiasi negozio iperspaziale. Sconti da
urlo in fase REM.
Scott Pilgrim è un calderone di idee e di generi assolutamente geniale.
Manga, videogiochi, pop music e scene di vita quotidiana rese con pochi,
efficaci tratti che non hanno nulla da invidiare a fumetti
all'apparenza più seri e "autoriali" (anzi, in quel caso li chiamano
"graphic novel"). Certo, leggere un elenco di ingredienti non è come
assaggiare quel che ne vien fuori. Se sento parlare di piatti come
"pecorino e miele" o di "gamberetti e succo d'arancia" posso storcere il
naso e dire: che schifo! Poi, magari, li assaggio e mi fanno schifo lo
stesso. O li trovo paradisiaci. Insomma, oggi il cielo è pesante e buio,
mi sento la pioggia nelle ossa e non ho molta voglia di impegnarmi con
una recensione. Leggetelo e bon.
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