Il vestito.
C’era un paese dove le donne erano così intimamente legate al proprio vestito da divenire il vestito
stesso.
Crescendo erano sempre più il proprio vestito e alla morte non restava che quello.
La prima nata nel mese di maggio veniva sacrificata: non le si dava il vestito e restava nuda tutta la vita.
Queste donne vivevano nel silenzio, poiché di loro non sarebbe rimasta memoria.
Quando Ibis osò amarne una, gli parve di abbracciare l’aria. Lei cercò un nome per sentirsi chiamare e, in memoria del loro primo abbraccio, si diede il nome di Aria.
Quando le donne scoprirono il sacrilegio, uccisero Ibis.
Aria si recò di notte al campo dove l’avevano sepolto. Rubò delle forbici e scuoiò il cadavere dell’amante. Al mattino indossò la sua pelle e si recò al villaggio.
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